Andare a vivere da soli a 21 anni? Io l'ho fatto, ma non mi sono mai sentito né choosy né bamboccione

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(Se ti interessa l'argomento ho scritto un post più recente dal titolo "Andare a vivere da soli a 27 anni: la felicità dell'essere autonomi") Questo post oggi lo voglio dedicare solo a chi pensa di andare a vivere da solo e alla mia generazione di coetanei che faticano a farsi strada nella vita per colpa di un mercato del lavoro precario e sottopagato, dove solo i più avidi e furbi riescono a far soldi, mentre le menti brillanti devono rivolgersi necessariamente all'estero.
Quello che tutti chiedono ( e che mi chiedevo anche io ) nei forum e sui blog è quanto costa vivere da soli, se si può vivere da soli con 800/1000/1200/1400 euro al mese (ho trovato anche gente che giurava che non si può vivere da soli in Italia con 1800 euro al mese... non ricordo il blog/forum ma preferisco stendere un velo pietoso).


Premetto subito che io lavoro come promoter in una piccola azienda di pubblicità e design... siamo in due e io mi occupo degli aspetti commerciali e di vendita, mantenendo i rapporti con i clienti e i fornitori. Guadagno la paga base di 1050 euro al mese, e da un anno, causa mie stupidate (chiamiamole anche ca**ate... macchina acquistata per poi scoprire che era una ciofeca e rivenderla, varie stagioni passate con stage gratuiti/mal retribuiti ma continuando a spendere come se guadagnassi 700/800 euro al mese) devo sborsare ogni mese alla banca 250 euro.

La situazione di partenza, in tutto questo, è quindi quella di un introito mensile di euro 800 che posso spendere come mi pare.

Come seconda premessa, dico subito che la libertà non si paga e non si compra. La si ottiene volendola e desiderandola. Fare calcoli a un certo punto diventa inutile perché in ogni calcolo la percentuale di risparmio non coprirà mai ogni tipo di imprevisto ipotizzabile... io quindi ho applicato la mia cara teoria che da tempo mi permette di non abbattermi in queste difficili situazioni di crisi economica:

"Noi possiamo anche vivere le giornate calcolando i soldi che abbiamo intascato, che stiamo guadagnando e che ammasseremo. Ma quando arriva l'imprevisto non conosciamo né la portata né la veemenza con cui sconvolgerà la nostra vita... possiamo essere poveri e vincere 1 milione di euro con un gratta e vinci regalatoci per natale quasi per gioco, possiamo avere un patrimonio di un milione di euro e perderlo perché in un incidente con distrazione abbiamo falciato una coppia di pedoni".
So che è macabro, ma anche i vostri conti sulle disgrazie che vi possono capitare e a cui non potete fare fronte se non avete una cospicua somma di risparmi lo sono! E accantonare 200 euro al mese non vi salverà...

... partendo quindi dal presupposto che nei miei calcoli colpi di sfiga o di fortuna non sono contemplati (se arriveranno, li affronteremo a tempo debito... vi invito a leggere il passo in conclusione) ecco la mia spesa come si suddivide su un mese tipo di 30 giorni (il gas è una media dell'anno, ho una caldaietta a metano, sovrastimata perché ancora non so cosa consumerò d'estate):


                                                                                                 euro 800
- spese di casa e mangiare al giorno euro 5 x 30        euro 150
- gas metano (anche se per me in realtà è meno)        euro 75
- elettricità                                                                              euro 50
- bollette telefoniche di lavoro, casa e internet          euro 103
- affitto per bilocale senza box o cantina                      euro 350
- un poco di benzina al mese + spese per casa o così euro 50

totale a risparmio euro: 22
Per assicurazione, bollo e tagliano annuale della macchina (è vecchia e fa solo lo stretto necessario) impegno tutta la 13 che è sufficiente, mentre poi il "risparmio" vero che mi fa fiatare l'ho a giugno con la 14.


Guadagno tanto, guadagno poco, spendo molto, spendo tanto, sono uno sbruffone, sono sano di mente, sono fuori di testa. Boh, non lo so, giudicate voi.

Io mi rivolgo solo a chi legge cercando qui dei calcoli. Io ci sono passato, so cosa significa. Eccoli, i calcoli sono li sopra. Tu magari a differenza mia nemmeno hai la rata della banca (e significa molto) o magari ce l'hai un poco più bassa perché comunque ti stai pagando la macchina o altro a rate.

Ok, va bene, ma qualunque cosa tu decida di fare (e non voglio obbligare né consigliare nessuno, ognuno è responsabile delle sue decisioni) non fermarti solo ai soldi e agli "imprevisti".

Non fermarti all'aiuto cosa faccio se mi si caria un dente/se mi rompe la macchina/se mi fracasso la testa o se succede qualunque altro evento catastrofico che tu voglia mettere in conto.

Io mi sono trasferito, e dopo due giorni ho preso una tonsillite acuta e ho rischiato di essere operato... cosa dovevo fare? Spararmi?

No... pazienza e con antibiotico e cortisone è passata. 

Come hanno fatto i nostri avi? I nostri bisnonni? I nostri nonni? I nostri genitori prima di noi?
Per adesso (mi sono trasferito da poco) sta andando bene e ne sono fiero. Ne sono fiero perché mi sono guadagnato l'autonomia e la libertà. Io poi mi trovo bene perché ho sempre cercato di imparare come cucinare, fare il bucato, pulire, rammendare e stirare... diciamo che l'essere da solo non mi ha spiazzato nelle faccende quotidiane.

Ma con internet e un po' di lettura ci si documenta benissimo e si va alla grande, senza troppi problemi.


Chiudo quindi dicendo che secondo me vivere da soli va provato perché si matura. Si matura molto.

Staccarsi dalle vecchie abitudini, dalla vecchia casa che era anche dei nonni (con l'obiettivo comunque di tornare magari tra anni quando il carattere e le esperienze mi avranno cambiato e vorrò tornare a un altro ambiente) e comunque dalla compagnia quotidiana della propria famiglia è difficile. Ma non impossibile.

E in ogni caso, prima o poi va fatto.

E io non voglio assolutamente ergermi sopra ad altri o credermi superiore... no no niente di tutto questo, a ognuno le sue scelte. Non sopporto termini come "bamboccione" e "choosy" (visto anche il pulpito da cui sono pronunciate), perché ognuno ha diritto di scegliere della sua vita cosa farne, e forse, il paese, tramite i suoi governanti, a posto di esprimere termini cretini e fuoriluogo, dovrebbe aiutare chi vuole fare una scelta a farla con la tranquillità di un lavoro equiparato alle sue competenze e alla sua professionalità, non deciso dagli squali della finanza e della speculazione. Se poi aggiungiamo che chi usa certi termini 1000 euro li guadagna a non voler esagerare in una settimana, aprirei un nuovo discorso... ma non voglio fare politica, questo è solo un ordinario racconto di una persona ordinaria.


Un imbocca al lupo a tutti,



@Tosevita
(condividete pure su twitter e facebook, mi fa molto piacere!)




p.s. come promesso nel post, eccovi un passo di Matteo, capitolo 6 versetti dal 25 al 34:

" 25 «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 27 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? 28 E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; 29 eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. 30 Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? 31 Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" 32 Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. 34 Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. "

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