Il principio dell'ortolano

Il principio dell'ortolano si può così riassumere:

"Tanto più l'ortolano passerà il tempo a curare il suo orto in ogni aspetto nel dettaglio tanto più gli sarà difficile notare cosa succede nel mondo intorno al suo orto e men che meno coglierne aspetti e nozioni generali".

Quanto scritto si può intendere al contrario per chi non ha un singolo orto da badare ma acquista verdura da commerciare andando di orto in orto e di villaggio in villaggio; questo commerciante non avrà una conoscenza e delle nozioni specifiche e dettagliate fino a terra ma di contro avrà coscienza dell'insieme delle cose e di come si regolano tra loro i principi generali della vita.


Il rischio però è che tanto più l'ortolano si sentirà sicuro per via dei dettagli che sa nel suo orto tanto non avrà le competenze necessarie ad anticipare e sfruttare i cambiamenti esterni, finendo per subirli anziché trarne vantaggio. Il commerciante invece ben saprà cavalcare le fluttuazioni del mondo arrivando a trarne addirittura vantaggio ma senza aver mai la possibilità di scendere nel dettaglio che lo farebbe godere di ciò che commercia. La superficialità dominerà la sua vita mentre l'ortolano del suo orto avrà i frutti e il piacere di tirarli fuori dalle fatiche quotidiane.

Oltre tutto la maggior conoscenza del commerciante ha il rischio costante di tradursi in supponenza, come se non conoscere l'insieme e le grandi questioni non permettesse comunque all'ortolano di godere della sua vita. Qui sta un errore madornale difficile da far superare anche ai ben  pensanti della nostra società: le persone hanno diritto a vivere la propria vita e a modo loro di goderne anche se  da fuori sembra gli possa mancare qualcosa.

Quel qualcosa in molti casi è un di più della nostra contemporaneità di cui, se ne è allo scuro, se ne può fare benissimo a meno. Non riescono molti commercianti ad accettare che sia bella e piena anche la vita dell'ortolano senza tante consapevolezze del mondo che c'è fuori e lo situazioni che lo dominano, il loro bel orto gli è sufficiente e il resto sarebbe solo un ingombrante di più nelle loro teste e coscienze.

Così è nella vita di tutti i giorni di chi vorrebbe inculcare idee e concetti agli altri sentendosi in dovere di fargli aprire gli occhi su questo e quello non capendo che in realtà stanno solo passando per saccenti perché, fondamentalmente, la vita è fatta per essere anche vissuta nel dettaglio senza dover conoscere cosa porta le cose a essere come sono per le azioni dell'uomo.

Basta si abbia fede nella presenza di Dio e si faccia la giusta carità al proprio prossimo, spesso infatti le visioni generali hanno il difetto di far perdere di vista chi c'è ad aver bisogno vicino. Non è bene aver cuore per grandi temi se non si sa avere carità per chi è poco lontano; perdersi nei dettagli è un rischio da evitare per non finire persi in inutili piccolezze ma allontanare troppo la visione può far perdere il fuoco sulle cose.

Meglio la sana via di mezzo di una volta che spesso è saggezza, non insipida viltà.

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