Sulle regole per aumentare le variabili nel campionato di calcio

Nel tempo al calcio è stato dedicato molto interesse per migliorare le dinamiche di gioco in termini di applicazione delle regole e dinamiche della singola partita ma mai per rendere più vario e strategico l’andamento del campionato.

Così queste quattro nuove regole potrebbero portare a un andamento più imprevedibile e che impegni dirigenze e allenatori in una vera e propria tattica sul campionato come in campo:


  1. la squadra che gioca in casa difende il suo campo (chiamasi “difenditrice”) giocando con 11 atleti contro la squadra che cerca di conquistare il campo (chiamasi “attaccante”) con 10 atleti;
  2. non esiste il pareggio nell’assegnazione dei punti: la squadra difenditrice ne guadagna 3 solo se vince mentre in caso di parità o vittoria la squadra attaccante ne guadagna comunque 3 e si aggiudica la partita;
  3. la squadra di casa che difende se non vince “perde” il campo e nella partita successiva in casa si troverà nel ruolo di attaccante per cercare di riprenderselo (e la squadra fuoricasa diventa automaticamente difenditrice anche se è in trasferta e indipendentemente dai suoi precedenti risultati in casa o in trasferta) e così via finché non vince o pareggia in casa nel ruolo di attaccante;
  4. il pubblico vedrà assegnati i posti per i 2/3 alla squadra difenditrice mentre per il restante 1/3 alla attaccante (qualunque sia la squadra in casa o trasferta)


Così il gioco si troverebbe la variabile di squadre forti e deboli avvantaggiate o svantaggiate dai propri e altrui precedenti risultati oltre a tattiche per non arrivare a giocare con un uomo in meno a una partita decisiva così come dei giusti risvolti anche in seguito se si gioca male una partita in casa.


Le presenti varianti alle regole possono inoltre essere applicate a ogni tipo di torneo nella fase a gironi, con o senza dinamica di andata/ritorno.


Si deve qui superare l’idea di squadra “in casa”/“in trasferta” arrivando all’immagine di squadra “in difesa” o “in attacco” dove la prima ha il vantaggio di un uomo in più e maggiore pubblico ma il rischio di perdere anche con un pareggio.



In ogni caso a venir prima nella decisione del ruolo di una squadra è il risultato precedente di chi gioca in casa come nel seguente esempio: Se il Milan perdesse a San Siro e la giornata successiva si trovasse a giocare allo stadio Olimpico contro una Roma che ha perso in casa la precedente giornata, il Milan sarebbe comunque la squadra in difesa per tenere il campo della Roma che la stessa aveva perso la partita precedente (e che quindi sarebbe attaccante). La giornata successiva ancora il Milan a San Siro contro qualunque squadra sarebbe l’attaccante indipendentemente dal risultato avuto con la Roma (perché a determinarne il ruolo è la precedente partita in casa e non la precedente partita in assoluto).

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