E' necessario limitare la libertà dei non vaccinati?

 In tema covid ovviamente no!


Ovviamente no perché basterebbe riflettere su una situazione quotidiana per capire quanto sia ingiusto limitare le vite di chi ha scelto di non fare il vaccino: se io che ho fatto le due dosi sono vicino di tavolo al ristorante di qualcuno che non si è vaccinato è quest'ultimo che deve temere di poter prendere il COVID in forma grave. Io che problemi posso avere? In quanto vaccinato inconsapevolmente per quel che si sa posso comunque essere un portatore del virus e contagiare gli altri ma chi mi contagiasse comunque non mi porterebbe ad avere nulla di più di una semplice influenza (nel peggiore dei casi perché alla fin fine potrei anche non sviluppare comunque alcun sintomo).

In secondo luogo dobbiamo ancora ricordarci che le case farmaceutiche stesse non sanno quali possono essere gli effetti a lungo termine del vaccino e la liberatoria che viene fatta firmare al momento dell'iniezione non è una semplice accettazione della privacy, come molti credono, ma una vera e propria manleva per cui se nel futuro ci saranno effetti nocivi nessuno di noi vaccinati potrà fare alcun ricorso o pretendere niente. Come puoi quindi, tu stato, obbligare alla vaccinazione (perché diciamocelo che mettere il green pass per la maggior parte delle attività è una forzatura simile all'obbligo vaccinale) senza però assumerti l'onere della responsabilità di ciò che ci viene iniettato?

Per questo mi dico contrario all'introduzione di vincoli per chi non si è vaccinato e spero che saremo in tanti a scrivere di questo argomento facendo sentire il più in alto possibile le nostre voci.

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