La beffa del tirocinio: ti rimborsano poco e devi pure pagarci le imposte

Dati dell'autore e copyright della foto li trovi cliccando QUI
Capita ormai a tanti purtroppo di essere assunti dalle imprese come tirocinanti (gli “stagisti”) che hanno di solito tutti la caratteristica di lavorare come dei normali dipendenti ma pagati circa la metà (al netto) e senza buona parte dei diritti e benefit degli altri dipendenti.
Soprattutto poi la cattiva informazione o malafede del datore di lavoro può portare ad altre spiacevoli conseguenze: infatti il rimborso spese dell’azienda va dichiarato!
Bisogna quindi capire se il rimborso spese proposto oltre a essere solitamente da fame è anche erogato senza trattenere le imposte e quindi l’anno dopo ci si troverà pure a pagarci sopra irpef e imposte varie.
Questo perché il “rimborso spese” che viene erogato ai tirocinanti a differenza di quello che viene spesso detto non dovrebbe solo coprire le spese sostenute per recarsi sul luogo di lavoro e per questo è sempre basso.

Ricordatevi quindi di controllare subito o informarvi presso l’azienda per sapere se vi applicano o no le ritenute irpef sul rimborso spese: in caso contrario l’anno successivo a quando li avete percepiti dovete recarvi presso un caf o il commercialista per farvi compilare la dichiarazione dei redditi/730 così da poter versare poi quanto dovuto come imposte in base allo scaglione di reddito in cui rientrate (se siete sotto i 15.000,00€ è il 23% o magari scoprite anche di essere in “no tax area”).
Bisogna fare attenzione a non perdersi questo passaggio per dimenticanza o per malafede perché in caso di accertamento il conto sarà salato sulla cartella esattoriale dall’agenzia delle entrate: oltre a pagare le imposte non versate vi troverete a pagare diverse sanzioni (ad oggi quella sull’irpef va da 1.842,00€ a 3.684,00€ e quelle sull’addizionale regionale e comunale sono di 250€) che saranno sì ridotte di 1/3 se pagate nei primi 60 giorni ma comunque altissime rispetto a quanto raccolto dal tirocinio.
Al minimo dubbio recatevi da un caf, dai sindacati o dal commercialista!

Commenti