IN ITALIA NON C'E' UNA DEMOCRAZIA MA UNA PARTITOCRAZIA

Buongiorno,
al di là del fatto che uno può prendere per giusta una cosa detta da una persona solo perché è del proprio schieramento o meno, se però si è "intellettualmente oggettivi" una cosa giusta detta da una persona che non è del proprio partito rimane una cosa giusta.

Per cui a voi può non stare simpatico il deputato della Lega Reguzzoni, ma non potete negare che ha detto una cosa sacrosanta... "IL POPOLO E' SOVRANO E QUINDI STA SOPRA ANCHE A NAPOLITANO".

Punto, è così. 

La cosa ha creato scalpore??? Per forza, NOI VIVIAMO INFATTI IN UNA PARTITOCRAZIA E NON IN UNA DEMOCRAZIA.

Perché in democrazia al vertice c'è il popolo.

Napolitano rappresenta il popolo ma non è SOPRA il popolo. Il popolo. Noi. Voi.

Insieme.

Se domani mattina ci svegliamo, disegnamo una bandiera e scriviamo quattro regole capeggiate dalla scritta "costituzione" abbiamo creato uno stato nuovo.

"L'Italia" non è mica una persona, una cosa... non è nulla che ci sia per natura e l'unico senso che ha è se qualcuno la riconosce come presente. Se domani diciamo che non esiste, lei non esiste.

Una persona, anche se tutti dicono che non esiste, esiste perché parla, agisce e pensa... esiste ed è libera per diritto di natura.

Lo stato no. Lo stato esiste quando è funzionale alle persone.

Siamo noi che nella nostra quotidianità, accettando l'operato di politici, polizia e magistrati accettiamo l'esistenza dello Stato come entità a cui abbiamo demandato i nostri poteri personali "difesa, giustizia e amministrazione".

Ma se noi non lo vogliamo più basta... più non esiste. E nessuno ha diritto di volere il contrario.

Non vendo quindi la novità della frase del parlamentare leghista... ha semplicemente detto come stanno le cose.

Non stanno così le cose? Bene allora abbiate la decenza di non dir più che l'articolo 1 della costituzione ha senso.

Per cortesia.

Luca Zecca

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