Insediamento del 44° presidente degli Stati Uniti d' America , Barak Hussein Obama , guerra in Palestina e estremismo islamico

Buon giorno,
vi scrivo oggi per parlare un po' dell'insediamento del 44° presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Hussein Obama.

Egli è stato osannato dalle sinistre italiane, che lo vedevano, a torto, come il loro eroe. Questo perchè nel perverso gioco di scontro destra-sinistra, che porta l'italia ad essere sempre divista su tutto(perchè l'0pposizione deve fare gioco contrario alla maggioranza). Essi però non hanno capito ancora che negli USA le cose funzionano diversamente da noi, che la democrazia là è più matura.

Barack Obama, infatti, prima che democratico, è americano! Per questo non distruggerà tutta la politica estera costruita dall'amministrazione Bush, per questo non elogerà mai Hamas come succede nelle nostre piazze.

E' stato osannato come il futuro, ma futuro non vuol dire cancellare il passato! Mettetevelo bene in testa, perchè è proprio per questa differenza che lui con il motto "Yes, we can" ha vinto, mentre voi con il motto copiato "si pissiamo" avete rovinosamente perso!!!


E nessuno può quindi pensare, come a volte ho sentito sussurrare da certi opinionisti, che questo presidente sarà "filo-arabo" o "filo-islamico". Orbene, dobbiamo chiarirci, se per filo-islamico si intende che come me, non vuole la cancellazione dalla faccia della terra dell'islam moderato, ma che ci sia una pace totale, allora è vero che lo è; ma se per filo islamico si intende che il giorno dopo l'insediamento, non sentiremo mai più l'america condannare atti di terrorismo di matrice islamica o lanci di razzi Kassam dalla striscia verso Israele, cari lettori, credo proprio che si sta sbagliando qualcosa.


Confido dunque nella sua anima americana, prima che in quella democratica. Perchè sono convinto, qualcosa cambierà. In meglio.

A presto, Luca Zecca

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