Come si può aiutare un sito o un blog che ci ha dato una mano? Ecco una spiegazione...

Buongiorno,
spesso come a me vi sarà capitato di cercare qualcosa in google.it che vi servisse per finire qualcosa o risolvere un problema.

Dalla ricetta per fare un dolce al consiglio tecnico sul cellulare per finire su un problema al pc.

A volte i siti e i blog forniscono spiegazioni inutili, senza dettagli e del tutto deleterie. Ma spesso invece, ci risolvono grandi e piccoli problemi quotidiani.

Quanti di noi non hanno risolto molteplici problemi al pc semplicemente scrivendo il problema in google e leggendo qualche guida su qualche blog? O quanti di noi non hanno smascherato una truffa o una finta catena di Sant'Antonio semplicemente scrivendo il testo in google?

Ebbene, spesso capita di voler ringraziare il blogger o il web master che ci ha dato una mano, un po' come si farebbe nella vita vera.

E come si può fare?

Beh, le opzioni sono diverse...

Prima di tutto se ne può parlare bene ad altri (il passa parola fa sempre comodo, infatti aiuta ad avere lettori interessati).

Secondo, genericamente se si ha un blog si può fargli pubblicità parlandone bene in un proprio articolo. Così chi ci ha aiutato gode di una "pubblicità diretta" e "indiretta". La prima significa che chi legge l'articolo sarà portato ad andare a visitare anche quel blog o sito; la seconda che ci inserità quel nome in google riuscirà a trovarlo più facilmente.

Terzo e ultimo aiuto, strettamente economico, è quello di cliccare sulla pubblicità che potrebbe essere presente in quel blog o sito web. Di solito i banner pubblicitare sono facilmente riconoscibili perchè propongono diete improbabili, giochini facili da risolvere. Oppure molti (soprattutti qui su blogger come il sottoscritto) hanno della pubblicità a volte testuale o a volte con immagini sponsorizzata da adsense e quindi da google.
Cliccando sopra a uno di quei link regalerete qualche centesimo al sito/blog che vi ha aiutato, restituendo così, in qualche modo, il favore.

Buona domenica ancora cari lettori,
Luca Zecca

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