Come ho perso 34 Kg solo con dieta e sport senza intrugli o sostanze varie



Ci ho messo mesi a iniziare a scrivere questo articolo perché a bloccarmi era il fatto che non sentissi nulla di eccezionale in quello che ho fatto (tra l’altro colgo l’occasione per dire che non sono un medico, non do consigli medici e quello che fate è responsabilità vostra). Semplicemente un bel giorno dalla dottoressa mi è venuto in mente di farmi pesare e quello che vidi sulla bilancia non ero io. Non era l’io che immaginavo e che mi ero sempre inconsciamente rifiutato di vedere. Erano 104 Kg di un Luca che mi era sconosciuto.
Il quintale. Mi rimase impressa quella parola. Avevo raggiunto e superato il quintale.
"Il quintale si usa per la carne, la sabbia, la calce; ma non per il peso delle persone!" No dai una persona di 1,77 centimetri di altezza non può umanamente pesare un quintale salvo sia tutto un unico pezzo di muscolo!
La decisione fu quindi una, drastica, impegnativa e irrevocabile: dovevo perdere peso.
Punto e basta. Io sono così. Obiettivi semplici e facilmente comprensibili dall’IO (un bambino molto capriccioso che vuole fare sempre di testa sua e che se ha anche la scusa di non capire quello che deve fare non si ferma più). Sono anche tenace. Essì chi ha voluto sperimentare il “chi la dura la vince” con me ha sempre perso. Non mollo. Mai. Sono implacabile.
Non era sicuramente la mia materia la “dietologia” ma l’ho studiata. Eccome. Siti internet, blog, forum, consigli, trasmissioni, riviste e ogni forma di comunicazione in cui si affrontasse l’argomento metabolismo, corpo, cibo e assimilazione.
Ho studiato per bene cosa siano carboidrati, proteine e grassi ma soprattutto come vengano usati e gestiti dal nostro corpo. Mi sono studiato per bene come funziona il metabolismo e mi sono anche fatto delle mie teorie su come il corpo reagisca alla privazione del cibo.
Se siete arrivati fino a qua siete interessati a capire come il ragazzo in alto della foto sia diventato il secondo…  bene, che  il viaggio abbia inizio!
Allora prima di tutto partiamo dal presupposto che se togliete Kcal (che sono un po’ come i litri di benzina con cui si calcola il consumo di un motore) il corpo che non è stupido andrà in una specie di stato di protezione: sentendo che inizia un periodo di “carestia” inizia ad abbassare il metabolismo per consumare di meno a riposo e cerca di immagazzinare tutto quello che si mangia.
E’ quindi importantissimo non essere altalenanti quando si inizia la dieta calando le Kcal ma essere metodici senza se e senza ma. Le prime due settimane non si sgarra. Mai. Nelle due settimane successive (3^ e 4^ di dieta, per intenderci) si sgarra un pasto e non lo si compensa: avete mangiato pizza e dolce con gli amici? Ok il giorno dopo dieta come sempre e non si salta un pasto che sia uno!
Ecco che qui inizia la mia personalissima teoria: il nostro corpo frutto di millenni di adattamento come raccoglitori/cacciatori (spesso di carogne, dove essere veloci e violenti rispetto agli altri approfittatori è fondamentale) passata una prima fase in cui si accorge che le Kcal sono calate e si mette in protezione arriva in una fase dove innesca un vero e proprio “volano”.  Inizia cioè a capire che la mancanza di Kcal e di peso è fondamentale per poter essere più veloci, combattivi e quindi efficaci nella ricerca del cibo e quindi delle agognate Kcal. Se noi saremo bravi a passare il primo mese insomma a quel punto sarà il nostro corpo ad aiutarci nel perdere peso. E per far questo è importante capire fin da subito che non si può solo calare il cibo: va aumentata l’attività sportiva! Non si può pensare di dimagrire da sedentari: la bicicletta è ottima per chi deve perdere molto peso e non vuole affaticare le articolazioni (anch’io ho impostato tutto su bici, passeggiate ed escursioni senza corsa!). Anche fare esercizi come addominali, flessioni e qualche estensione con un peso da 7 Kg è importante per rassodare e tonificare durante la perdita di peso (da anche soddisfazione arrivare ad avere qualche muscolo un poco definito).

Ma arriviamo al dunque: come si mangia?
Allora è importante tenere come assetto generale l’idea che la mattina si mangia una porzione minore di carboidrati, a pranzo la porzione maggiore e a cena poco/niente. I grassi vanno distribuiti in maniera omogenea e le proteine vanno tenute per il dopo attività sportiva/cena.
Il primo passo è stato eliminare completamente la dolcificazione: no zucchero in niente. Punto e basta. Ti cambia il palato e nel giro di un paio di settimane senti talmente tanti gusti e aromi in più che ti chiedi perché non l’hai fatto prima. Idem nella quotidianità per tutte le salse e salsine ketchup, barbecue etc.
Chiari di questo la MIA dieta (e ribadisco, non sto dando consigli medici e non sono un medico. Leggetela come una storia e fate come vi pare perché non sono responsabile della salute di nessuno) nel primo mese si è composta di:
-          COLAZIONE: 4 fette biscottate integrali, un monoporzione di marmellata
da spalmare, un Actimel e una tazzina molto abbondante di caffè macchiato (poco meno di un cappuccino) sempre sottointeso senza zucchero
-          PRANZO: 2 barrette muesli tipo “Special K” (qui datevi un premio, dai siete bravi, non carcerati, io facevo: 1 ai frutti rossi + una al cioccolato) e 2 buste monoporzione di frutta (ci sono anche in vasetti, sempre da 100g senza conservanti o zuccheri aggiunti. Meglio se bio);
-          MERENDA: se era nei tre giorni (un giorno sì e uno no bicicletta, sabato e domenica stop) di bici o una banana o delle proteine come sgombro o tonno assolutamente non in olio;
-          CENA: sbizzarritevi! Assolutamente no frutta (al limite un arancio o 3 mandarini o 4 noci o 2/3 mandorle) ma tanta verdura di qualunque tipo vi piaccia (broccoli, cavolfiori, insalata, carote, melanzane, etc. basta NO PATATA) e una proteina. Una sera uova, un’altra anche affettato (perché no magari un bel carpaccio di bresaola?!),  una bistecca, un petto di pollo. Il tutto poco condito e cucinato usando pochissimi grassi aggiunti
Superato il primo mese nel secondo il pranzo è diventato insalata + pane integrale, insalata + cornetto integrale, insalata + focaccia e a volte anche un pezzetto piccolo di pizza. Ma sempre tutti i santi giorni insalata (chiedete ai miei colleghi…) per settimane con la stessa colazione e la stessa cena varia.
In caso di attività anche a metà mattina si può aggiungere tranquillamente una merenda: occhio con le Kcal. State sulle 1600 e calerete senza traumatizzare l’organismo!
Da bere bandite tutte le bibite non solo gassate ma zuccherate in generale (solo adesso dopo mesi mi concedo a tavola acqua + in dito di coca cola zero)  e va preferita l’acqua NATURALE o LISCIA. La poco frizzante ricominciate a berla solo al 5/6 mese e la gassata vera e propria mai più. Vedrete come starete meglio.
Capitolo merendine: non sono il demonio. Una a volte che male può fare? Ma assolutamente non devono essere la regola. Ma nemmeno lontanamente devono esserlo. A colazione ad esempio: perché rinunciare alle fette integrali che sono perfette come nutrienti e fibre in favore magari di un plum-cake? Ma per piacere!

Idem gli snack: al cinema perché non prendersi un popcorn? L’importante è che sia un premio. Quella cosa una volta ogni tanto. Come il cioccolatino o il dolce.


Importantissimo non saltare mai un pasto solo perché una sera ci si è lasciati andare con gli amici (una sera o un pranzo a settimana durante i primi mesi, non di più e per nessuna ragione! Alternative per mangiare leggero anche fuori di casa ci sono non chiudiamo gli occhi): si chiama pasto libero e non si compensa mai.
Che si può compensare è quando gli impegni a cena fuori sono programmati: se questa sera si esce a mangiare la pizza per festeggiare un amico inutile mangiare pasta a pranzo. Meglio una bella insalata con tonno e mozzarella senza nemmeno accompagnarla con del pane. Carboidrati se ne mangeranno sicuramente già tanti la sera e nel giorno già ne abbiamo dalla colazione. Il corpo sa cosa fare: non sottovalutiamolo mai!
E questo è il punto: NON SOTTOVALUTIAMOCI MAI!
Non rimandiamo la benedetta dieta a domani. Non interrompiamo la dieta oggi.
La “dieta”, il mangiar bene come lo chiamo io è una cosa che ci accompagna per tutta la vita.
Sentirsi sazi senza sentirsi pieni, in salute con leggerezza senza flatulenze e continui gorgoglii, andare in bagno regolari e non dover sempre essere i più lenti, i più affannati e i più sudati.
La natura ci ha resi grassi? E no… salvo casi rari (e tu che leggi non lo sei, punto. Mettiti il cuore in pace) tutti gli altri come ho fatto io grassi ci sono diventati. Come?
Mangiando male e troppo!
Questa vuole essere la mia testimonianza su cosa ho fatto e sto facendo per sentirmi bene.
Di come sono andato in bici a maggio per la prima volta percorrendo 27 Km in 2h e 16 minuti per arrivare a percorrere ad agosto 51 Km in 2h e 18 minuti (non sto scherzando, dati RUNTASTIC!!!).
Di come sono passato in 8 mesi da 104 Kg a 70 Kg.
Di come mi sembra di essere rinato in una nuova vita dove le cose dipendono da me e dalla mia capacità/risolutezza e non più dal mio peso che non mi permette di andare da nessuna parte.
Non sono un medico, non posso dare consigli che vadano oltre il mio caso personale e non voglio che li seguiate perché non posso esservi responsabile. Voglio solo essere uno spunto. Quell’articolo letto e non ascoltato che però magari fra un po’ vi farà pensare “Ehi ma cavolo quello ce l’ha fatta: perché io non dovrei?”
Sì, infatti, lo chiedo io: perché non si dovrebbe?
Un grazie speciale anche a Roberto Albanesi che mi ha dedicato una pagina come testimonial nel suo sito (la potete vedere QUI) da cui ho tratto alcune nozioni e consigli che ho poi applicato nel mio percorso.
Se la mia storia ti è piaciuta condividila suo social con il tasto sotto. Grazie!!!!!!!
Luca Zecca

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